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Val Gardena

Escursione attorno al Sassolungo

Faticoso

4h 0min 12,00 km max 2681 m

Il sassolungo è la montagna che simbolizza la Val Gardena. Dalla forcella si gode di un panorama stupendo su tutte le montagne vicine come il Sella e la Marmolada. Ci sono varie escursioni che si possono effettuare nei d'intorni come anche innumerevoli arrampicate. Una bidonvia aperta solamente nel periodo estivo facilita la salita alla forcella. Con un po’ di fortuna avrete la possibilità di intravedere qualche marmotta.

Con l'autobus o mezzi propri passare la Val Gardena raggiungendo il Passo Sella.

L’inizio dell’escursione intorno al Sassolungo offre uno dei viaggi più spettacolari della Val Gardena. L’impianto circolare dal Passo Sella al Rifugio Toni Demetz conduce al punto panoramico più alto della Val Gardena ed è un’attrazione turistica. Altra particolarità di questo viaggio in funivia sono le cabine, che hanno l’aspetto di capsule allungate e posto per due persone sole inclusi gli zaini. Il viaggio in funivia è impressionante grazie alla vista dall’alto sulla “Città dei Sassi”, un cumulo di rocce crollate ai piedi del Sassolungo. La stazione a monte si trova proprio di fianco al Rifugio Toni Demetz. Per salite a piedi bisogna calcolare circa 1,5 ore, il sentiero serpentine conduce tra la Punta Cinque Dita e le pareti ripide del Sassolungo.

Dietro il Rifugio Toni Demetz si può iniziare subito il cammino verso il Rifugio Vincenza oppure osservare prima con il binocolo gli innumerevoli arrampicatori attaccati alle pareti. Si scende quindi dal circo glaciale per uno scomodo ma facile sentiero a serpentine, anche qui si ha una vista spettacolare sulle pareti rocciose e su una parte dell’Alpe di Siusi. Giunti in fondo al circo non manca più molto al Rifugio Vicenza.

Dal rifugio Vicenza non si scende lungo la strada percorribile ma si passa dal sentiero a serpentine 525. Da qui si cammina lungo il sentiero 526 a destra che porta al Passo Sella, prima conduce in pianura su pendii verdi lungo le pareti orientali del massiccio del Sassolungo. Si prosegue quindi sul lato nord del Sassolungo su un vasto campo di detriti con piccoli tratti arrampicabili verso il Rifugio Emilio Comici. Due sentieri conducono su detriti direttamente sotto alle pareti del Sassolungo: un sentiero in alto (526 A) e un sentiero più in basso parallelo al primo (526). Anche qui le precipitazioni hanno intaccato profondamente la roccia. In questo punto fra la roccia e i detriti il manto di neve non si scioglie neanche durante l’estate. Si prosegue su pendii verdi ricoperti di detriti fino al Rifugio Emilio Comici. Da qui il sentiero sale verso sud con una lieve pendenza verso la tona di caduta massi chiamata “Città dei Sassi”. In seguito di continua verso il Passo Sella, dove si possono ammirare ancora una volta le parteti imponenti della Forcella del Sassolungo.

In alternativa, dal rifugio Vincenza si scende il sentiero a serpentina 525 in direzione Monte Pana. Dai tornanti si ha ancora una volta una bella vista verso sud. Il sentiero conduce in un bosco di cembri e larici. Si scende per tanti tornanti non troppo ripidi verso fondovalle. Si ignora un percorso che devia dal sentiero principale e si continua a scendere verso il Plan de Cunfin. Il Plan de Cunfin non è solamente una perla paesaggistica, ma rappresenta anche un importante deposito d’acqua per la Val Gardena. Il sentiero porta tra boschi fino al Monte Pana, da dove si ha una vista spettacolare sul Sassolungo. Da qui si scende a S. Cristina a piedi, in seggiovia o in macchina.

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